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Sono una ragazza e come ogni ragazza vivo la mia vita affrontando i miei problemi, alcuni reali altri creati da me e dalla mia mente..
Questo blog è per me un diario, un modo di condividere la mia storia, un mezzo per sfogarmi, un luogo in cui sentirmi libera di parlare..
Sentiti libero di leggere, commentare, criticare ciò che vuoi, o semplicemente di chiudere la pagina..
Se lo vorrai, sarò felice di accoglierti nel mio comunissimo ma personalissimo mondo :)

lunedì 19 novembre 2012

riflessioni da twitter

Tornata da una serata con i vecchi amici, decido di mettermi un po' su twitter a curiosare.. Sono relativamente nuova su questo social, lo uso e conosco poco.. Però ho notato a sinistra, tra le tendenze, un hashtag particolare: #stoptoselfharm.. Mentre leggevo i vari tweet è arrivato al primo posto.. Mi ha fatto specie leggere tutta la tristezza delle persone che si riconoscono in questo tag.. Tante citano situazione e cose che li hanno fatti soffrire, alcune delle quali ho vissuto io stessa.. Io però non mi sono mai tagliata, non i polsi per lo meno, e comunque mai in profondità.. Non posso nemmeno dire di non averci mai pensato, ma ogni volta mi viene uno strano formicolio allo stomaco quando mi immagino mentre passo una qualsiasi lama in quella zona tanto sensibile; credo mi faccia impressione.. (devo dire che sono messa bene come futuro medico se mi impressiona una cosa del genere!!).. Anche ora ho quella sensazione di brividi e fiato corto.. Un po' come quando mi vengono le lacrime agli occhi ogni volta che penso al suicidio.. Davvero strano..
Comunque la cosa che più mi ha turbata è stato leggere l'età delle ragazze (perché per la maggior parte sono ragazze ad usare quell'hashtag): '96, '97, 14 anni.. Mi sembrate tanto piccole, ma già conoscete così tanta sofferenza.. Pensandoci, io ho iniziato ad odiare il mio corpo poco dopo, a 16/17 anni.. Sono passati solo 4 anni.. Eppure mi sembra un'età così lontana.. Mi chiedo se stiamo diventando meno forti, più suggestionabili o se semplicemente la società ha più potere su di noi e la gente è più cattiva.. E nella gente cattiva mi ci metto pure io, che dentro di me o con altre persone cattive commento ogni minimo difetto degli altri, che cerco così minuziosamente per sentirmi migliore di loro, per poter dire che almeno quello di difetto io non ce l'ho.. Poi però la cosa mi si rivolta contro, perché mi sento peggio ad essere una persona così pessima, e poi scoprire che nonostante i difetti loro hanno persone che le amano e apprezzano per quello che sono sembra evidenziare il fatto che i miei insormontabili problemi mi impediscono di avere una persona che mi ami..
Tornando al discorso più generale.. Magari anche prima, anche in tempi più o meno lontani, le persone si volevano male, ma solo con l'avvento di social network e blog il fenomeno sta diventando sempre più conosciuto? Se così fosse, dovevano sentirsi davvero sole quelle persone tristi, senza avere nemmeno il mondo virtuale a sostenerle.. Anzi, di sicuro si sentivano così, ma forse erano davvero più sole, nel senso che erano molte meno di oggi.. Pensandola in questo senso, l'interglobo è una medaglia con due facce contrastanti: da un lato, trovi più facilmente persone che passano ciò che stai passando tu, dall'altro, se sei in una situazione sul confine, trovi facilmente spunti per iniziare a farti male, emulando le altre persone.. Non voglio dire che questa cosa sia una moda, però effettivamente anche io ho iniziato così, cercando su internet come reagire al mio malessere, e quando sono finita su siti pro-ana e pro-mia la mia discesa si è fatta più ripida e rapida.. E come me devono aver fatto tante altre ragazze..
Sto finendo in un discorso che si morde la coda da sola, quindi chiudo qui con un piccolo appello..

Se stai pensando di iniziare a farti del male, in qualsiasi modo, per favore ripensaci, torna sui tuoi passi: non risolverai nulla punendoti così.. Il dolore fisico non farà andare via quello che provi dentro, nel profondo, anzi facendoti del male non farai altro che aumentare la tristezza che provi.. Lotta, lotta per risolvere ciò che ti fa soffrire in modo costruttivo, perché la distruzione ti porterà soltanto ad altra distruzione, e poi sarà difficile uscirne.. E non pensare nemmeno di mettere la parola fine al dolore finendo la tua stessa vita: non è così che dimostrerai la tua forza, che sono sicura sia nascosta ma ben presente dentro di te.. La vita è un dono datoti dall'amore, da persone che ti vogliono bene, anche se spesso non lo dimostrano, da un destino che ha scelto una strada e una meta per te, sebbene tu adesso non la riesca a vedere.. Combatti, resisti, aspetta, risorgi.. Il dolore passerà e lascerà il posto all'orgoglio per te stessa, che non hai mai mollato..

Buona notte internauti!
Un abbraccio, giu

1 commento:

  1. ciao giu,
    sai che io ho iniziato a stare male verso i 13 anni. non avevo ancora l'adsl e sicuramente non me ne fregava niente delle riviste di moda, nè dei cartelloni pubblicitari. la sofferenza è qualcosa di talmente personale che non può essere veicolata da fattori esterni, sebbene c'entrino in parte. io ricordo solo di aver iniziato a 13 anni ad essere molto depressa, poi i dca sono arrivati poco dopo ma ecco, l'età spesso non c'entra mai. al mio gruppo ci sono ragazze di 28-30 anni che ci sono dentro da 15 anni e ragazze di 15 anni che stanno lì uguale.
    ce la possiamo fare!

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