Welcome

Sono una ragazza e come ogni ragazza vivo la mia vita affrontando i miei problemi, alcuni reali altri creati da me e dalla mia mente..
Questo blog è per me un diario, un modo di condividere la mia storia, un mezzo per sfogarmi, un luogo in cui sentirmi libera di parlare..
Sentiti libero di leggere, commentare, criticare ciò che vuoi, o semplicemente di chiudere la pagina..
Se lo vorrai, sarò felice di accoglierti nel mio comunissimo ma personalissimo mondo :)

mercoledì 28 novembre 2012

Run away

Sto scappando.. Sto scappando dalla verità e non me ne rendo nemmeno conto.. Non voglio aprire gli occhi..
Non seguo più una lezione in uni da più di un mese ormai.. Non studio quanto dovrei.. Non sto lottando per quello che credevo fosse il mio sogno.. Lo sto lasciando scivolare via, vedo le persone che prima erano mie compagne di sventure immerse nella loro vita di studenti di medicina, con gli esami, i tempi stretti e i camici nuovi.. E io mi sento lontana da loro, una completa estranea, o meglio una perfetta straniera che si sente stretta in un mondo non suo..
Ogni sera prima di dormire mi rimpinzo di pane.. Sto mangiando lo schifo inverosimile.. Non vomito.. Ho il grasso che cola ovunque..
Ho trovato un lavoretto, faccio la cassiera.. Mi illudo di essere felice e soddisfatta di quello che faccio.. In realtà non capisco se sono contenta o faccio finta di esserlo..
Mi alleno.. Mi alleno tanto, come tanti anni fa.. Sono fiera dei miei progressi in palestra, delle mie gambe sode e forti.. Poi però facendo certi esercizi mi ritrovo davanti allo specchio.. Sono più orribile del solito mentre sollevo i pesi, con i muscoli gonfi, la ciccia che spunta ovunque dalla cintura, la faccia tesa per lo sforzo.. Sono davvero orribile..
Mi rassegno, sono sola.. Sarò sola per tanto tempo ancora.. Finché non diventerò più intelligente, finché non imparerò a gestire la mia fame nervosa e golosa, finché non farò qualcosa che davvero mi soddisfa, finché non smetterò di somigliare ad un torello.. Prima pensavo che fossero gli altri a non capire, che sarei stata sola fino a che non fosse arrivato quel principe azzurro che mi avrebbe vista per come sono realmente, che mi avrebbe trovata bella.. Ora so che, con tutti gli sforzi che può fare, quel principe ha un compito impossibile finché io non cambio.. E ora come ora non so, e in certe cose non voglio, cambiare..
Io e il mio stomaco gonfio e in crisi acida vi salutiamo..
Buonanotte, giu

5 commenti:

  1. Sei entrata a medicina?
    Se sì beata te...io sono 3 anni che ci provo e ho fallito miseramente ogni volta. Lui è entrato quest'anno e lo vedo dare il massimo, mentre io sono ferma ad una strada secondaria con una media mediocre e tanta tristezza addosso che chissà dove mi porteranno. Quel sogno si è chiuso definitivamente quest'estate, quel cassetto si è chiuso e ho buttato la chiave chissà dove. Non posso più riprenderla mai più. E mi sento un totale fallimento, un totale mediocre/misero fallimento.

    RispondiElimina
  2. Io ho 18 anni e sono in 4° liceo. Ti capisco sai, ho perso qualunque motivazione allo studio. Sono stata bocciata l'anno scorso, e ho iniziato malissimo questo nuovo anno... E'difficile rimanere concentrati su qualunque obiettivo con questo malessere che ci opprime... Forza, ragazza, non mollare, ti sono vicina

    RispondiElimina
  3. cara, non sono gli altri a doverci scoprire ma noi. se continui a trattarti come vedo trattarti in questo post come ti aspetti di vedere l'amore degli altri? e ti capisco, come se ti capisco. con la differenza che io veramente ho messo su peso e anche se non mi detesto non posso fare a meno di sognarmi con 20 kili in meno. ecco, mi rendo conto di essere ripiombata nella malattia quando inizio ad immaginarmi e a sognarmi diversamente da quella che sono "posso sognare perché non sono niente". stai seguendo qualche percorso terapeutico tu? lo sai vero che da sola non guarirai mai? brutto a dirsi ma è anche confortante, vorrà dire che avremo sempre qualcuno o qualcosa su cui contare.
    ti abbraccio forte

    RispondiElimina
  4. ma giu che cosa te ne frega degli altri?
    la malattia è mentale, non devi pesare duecento kili o 28 per essere malata. l'ossessione, la paura, la depressione non dipendono dai kili ma da quanto si stia male e se tu stai male permettiti di stare male senza doverti giustificare o considerare il tuo un capriccio. cosa c'è di capriccioso nell'essere ossessionati dal proprio corpo/peso/cibo/persone? non è un atteggiamento sano e che gli altri pensino per loro, se tu stai male e vivi male questa condizione chiedi aiuto, non togli posto a nessuno perché c'è posto per tutto. fidati.
    e poi circa l'essere matura, non è poi tanto bello, vuol dire essere cresciuti troppo in fretta. non mi sono mai permesse cose a 15-16 anni e temo che prima o poi le sconterò, poi lo so che l'età è anagrafica però uno di 40 anni a meno che non sia george clooney non è bello haha

    RispondiElimina
  5. cara, ti rispondo al tuo commento sul mio blog:
    in passato volevo sempre partire confondendo ciò che provavo dentro con ciò che sarebbe stato fuori. nel mio vocabolario il significato di partire si sovrapponeva a fuggire ed è quello che facevo, mi immaginavo luoghi in cui non conoscessi nessuno e in cui non potessi essere niente (non sono niente, non sarò mai niente, a parte ciò ho in me tutti i sogni del mondo - Pessoa)e l'ho fatto sempre, saltavo di luogo in luogo, di persona in persona, ma quando tutto diventa poi routine ripiombavo in quello stato di angoscia e male di vivere generale. cambiare fuori aiuta ma non credo sia il mio caso, ovvero il caso di una persona con DCA. perché se ci pensi, per quanto noi parliamo di altri e confronto con gli altri, le persone e i luoghi che ci circondano hanno un ruolo marginale nella nostra vita; il mio primo problema sono io, io sono quella che crede di non essere bella, abbastanza, di essere invece grassa, stupida, sfigata e per quanto tutte le persone che mi circondano mi dicano il contrario io non riesco a farlo mio.
    certo, è importante rompere circoli viziosi dannosi e rapporti malati ma quelli li riconosciamo quando siamo sane di mente, equilibrate e non fuorviate dalla malattia che ci vuole vittime, tristi, peggiori.

    per quanto riguarda pessoa:
    ho letto solo Il libro dell'inquietudine nel periodo di maggiore depressione della mia vita e mi ha cullata. non mi sentivo sola, poteva dire come mi sentivo e ciò che ero senza che io fossi in grado di capirlo nemmeno. quindi se ti capita leggilo, oltre ad essere un gran pezzo di letteratura.

    e non frequento 40enni :( e i 40enni non sono george cloon. nella vita vera :((((

    RispondiElimina